1900 | maggio | 01/05/1900 | Pescina | Alle 2 del 1 maggio 1900 nasce, a Pescina, provincia dell’Aquila, in via delle Botteghe – “da Paolo Tranquilli, di anni trenta, possidente e da Marianna Delli Quadri di anni ventotto, donna di casa” – Secondino Tranquilli (registrato in Comune il 2 maggio 1900). Il padre, di simpatie risorgimentali, vorrebbe chiamarlo Mameli o Cairoli, ma l’ufficiale di stato civile si oppone e sceglie il nome di Secondino. |
1900 | maggio | 02/05/1900 | Pescina | E’ battezzato nella Cattedrale dei Marsi. |
1904 | maggio | 23/05/1904 | Nasce il fratello Romolo. | |
1906 | Pescina | Inizia gli studi presso il seminario diocesano dei Marsi in Pescina. | ||
1907 | Pescina | La famiglia lascia la casa dei Tranquilli, dove e’ nato Silone, e si trasferisce a Fontamara. | ||
1908 | Pescina | Tiene la corrispondenza con l’ergastolano innocente Francesco Zauri, per conto della madre di costui, analfabeta. | ||
1910 | aprile | 03/04/1910 | Pescina | Prima comunione, insieme al fratello Domenico, padrino Gaetano Di Muzio (cugino piu’ anziano). |
1911 | ottobre | 24/10/1911 | Pescina | Muore il padre di polmonite, a quarantuno anni, nella casa di via Paolo Marso. Era, da poco, tornato dal Brasile. La madre e’ costretta a tornare al lavoro di tessitrice. |
1911 | dicembre | 16/12/1911 | Pescina | Muore il fratello Domenico a quattordici anni per i postumi di una caduta. |
1912 | Pescina | Prosegue gli studi ginnasiali come convittore nel seminario diocesano di Pescina. | ||
1915 | gennaio | 13/01/1915 | Pescina | Nel disastroso terremoto della Marsica, che fa 30.000 vittime, muore la madre sotto le macerie della casa di via Paolo Marso. “…dopo cinque giorni ho ritrovato mia madre. Era distesa presso il camino, senza ferite evidenti”. Sopravvive il fratello minore Romolo, estratto, ancora dopo, ferito. |
1915 | febbraio | Chieti | Dopo il terremoto studia nel seminario di Chieti. | |
1915 | maggio | 25/05/1915 | Pescina | A causa della requisizione del seminario di Chieti (guerra 15-18), torna a Pescina, in una casetta per terremotati, con la nonna e i parenti materni. Scrive al fratello Romolo (ospitato a Roma dal Patronato Regina Elena nell’Istituto Sacro Cuore) per chiedergli di intercedere per lui presso il Patronato Regina Elena. |
1915 | maggio | 27/05/1915 | Il fratello Romolo, assistito del Patronato Regina Elena per i terremotati, chiede che l’assistenza venga estesa a Silone, affinchè possa continuare gli studi. | |
1915 | giugno | Roma | Gli viene assegnato un posto presso l’Istituto Pio X a Roma, nel quartiere San Lorenzo. I compagni di collegio, prevalentemente di Roma, si rivelano rozzi e cinici. Nel mese di dicembre fugge dal collegio e viene ritrovato nella soffitta di un albergo vicino alla stazione. La nonna da Pescina solleciterà l’interessamento di don Orione. | |
1915 | dicembre | 16/12/1915 | San Remo | Don Orione – che aveva gia’ conosciuto a Pescina, subito dopo il terremoto, quando era intervenuto per raccogliere e assistere gli orfani – lo accompagna in treno da Roma a San Remo, nel convitto dove intende fargli proseguire gli studi ginnasiali. |
1916 | gennaio | San Remo | Studia nel Convitto San Romolo, ospitato da don Orione. Silone, che rifiuta di indossare la divisa (la veste talare), è “superiore agli altri per capacità e forza di volontà, ma non assorbe troppo la formazione religiosa” (il direttore del collegio a don Orione). Nella corrispondenza che mantiene con don Orione emergono doti non comuni di sensibilità e scrittura, pur nella solitudine affettiva e nelle difficoltà materiali (compagni derisori dei rozzi marsicani, esigenze di vestiario, ecc.). | |
1916 | giugno | Cuneo | Nell’estate del 1916 è nella colonia agricola estiva “S. Antonio” a Cuneo, dove resta fino a ottobre.
Mantiene corrispondenza con don Orione. |
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1916
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ottobre | Reggio Calabria | Di salute cagionevole e predisposto alle malattie di petto, a fine ottobre viene trasferito nel miglior clima (e vitto) dell’Istituto San Prospero a Reggio Calabria, che don Orione ha rilevato dalla Commissione pontificia di assistenza per gli orfani del terremoto siculo-calabro del 1908. Don Orione lo ha inviato a Reggio anche per predisporne l’esenzione dal servizio militare. Compie gli studi liceali a Reggio Calabria. Il fratello Romolo è ancora a Roma all’Istituto Sacro Cuore, sotto il Patronato Regina Elena (dopo un paio d’anni, sarà ospitato da don Orione, prima all’Istituto San Filippo, in Via Alba, a Roma, poi dal feb. 1919 al Convitto Paterno di Tortona). | |
1916 | ottobre | 29/10/1916 | Reggio Calabria | Scrive a don Orione manifestando il profondo disagio di chi prevede di dover deludere le aspettative di ‘astrazione religiosa’ riposte in lui, perché “ho in me un fuoco irresistibile che mi spinge a far del bene e vorrei essere in mezzo al mondo.” Riemergono prepotenti i ricordi delle miserie di Pescina. |