Ignazio Silone

Nel panorama politico e letterario del  Novecento,  Ignazio Silone (pseudonimo di Secondino Tranquilli, 1900-1978) occupa un posto eccezionale:  dirigente del movimento operaio, prima a capo dei Giovani Socialisti Italiani subito dopo la prima Guerra Mondiale,  diventa poi uno dei fondatori del Partito Comunista Italiano e  lotta clandestinamente contro la dittatura fascista. Si avvede in anticipo, negli anni Trenta, delle degenerazioni del comunismo sovietico e si impegna, negli scritti politici e nella narrativa, contro ogni totalitarismo;  romanziere,  di fama internazionale, di quell’epopea novecentesca dei “cafoni” della Marsica, che è paradigma  delle lotte per la giustizia sociale  perduranti nell’età industriale e della globalizzazione;  organizzatore della resistenza socialista durante la seconda Guerra Mondiale e, quindi, esponente di primo piano del socialismo autonomistico italiano;   intellettuale promotore, durante la Guerra Fredda, di iniziative internazionali per la libertà della cultura,  costantemente teso a manifestare nelle opere letterarie, nei saggi, negli articoli, nei discorsi, il proprio  messaggio socialista e libertario, radicato in un’utopia cristiana alla Gioacchino da Fiore.

English

In the political and literary scenery of the twentieth century, Ignazio Silone (pseudonym of Secondino Tranquilli, 1900-1978) occupies an exceptional position: as a leader of the labour movement, initially at the head of the Young Italian Socialists immediately after the first World War, then one of the founders of the Italian Communist Party; opposes clandestinely the fascist dictatorship; anticipates in the thirties the degeneration of Soviet communism and devotes himself to the struggle against totalitarianism; as a novelist of international fame of the twentieth-century epics of the “cafoni” (poor peasants) of Marsica, paradigm of struggles for social justice still valid in our industrial and globalized times; as an organizer of resistance during the second World War, and then a leading exponent of Italian democratic socialism; as an intellectual promoting, during the Cold War, international campaigns for cultural freedom, and unfailingly showing in his literary works, political and social essays, articles and speeches, his message of democratic socialism deeply rooted in a utopian christianity like Gioacchino da Fiore.