Vino e pane

Romanzo scritto in Svizzera tra il 1935 e il 1936 (titolo originario Pane e vino), nell’apogeo del fascismo:  viene pubblicato all’estero in tedesco nel 1936.

E’ ambientato tra il 1934 e il 1935, in Abruzzo, dove Silone immagina di tornare per ripercorrere in un peregrinare affannoso  il mondo contadino da cui è nata la spinta iniziale verso la politica.  Movendo dalla sua personale critica verso l’attività politica professionale, che aveva svolto per più di un decennio, e che era stata messa in crisi dal tradimento da parte degli apparati di partito di quegli ideali per cui era entrato in politica,  vuole rivisitare quell’epoca della sua vita e quel mondo per cui aveva fatto quella scelta.  Il protagonista, Pietro Spina, inizia un viaggio per rivivere luoghi e persone,  che continuerà ne Il seme sotto la neve.

Pietro Spina, antifascista, ancora militante nel Partito comunista, è stato in esilio, rientra in Italia di nascosto e si rifugia in Abruzzo.  A  Roma, dove sfugge all’arresto,  incontra alcuni compagni di Partito, tra cui due compagni paradigmatici di quelli che faranno una brutta fine:  Uliva, l’intellettuale che non regge al crollo degli ideali, e che,  pur di non vedere la degenerazione burocratica del  Partito divenuto traditore di quegli ideali, sceglierà di uccidersi;  Murica, il giovane abruzzese,  senza idealità e senza forza di carattere, che si è fatto convincere a diventare un informatore, una spia al servizio della polizia fascista  e che si riscatterà con la morte.

In Abruzzo, dove vaga per le montagne, Pietro Spina trova rifugio in una stalla, si traveste da prete per sfuggire alla polizia fascista,  e,  girando per i paesi vicini alla sua contrada – che può solo attraversare di notte, senza potersi fermare –  ripercorre la sua adolescenza, il terremoto, il collegio, la fuga, la salute malferma, le ragioni della sua entrata in politica, l’abbandono della fede per il marxismo, l’antifascismo,  l’emigrazione, la nostalgia nell’esilio.

Nell’antifascista Pietro Spina   sta maturando una crisi nei confronti dell’attività politica professionale, che spesso finisce con il tradire gli ideali.

Il libro ebbe un grande successo in molti paesi.  Come gli altri libri scritti durante l’esilio non potè circolare in Italia.